Nutrizione

Uno degli elementi cardine del Metodo Marco Scala Group è la nutrizione.

Il benessere ed il “bellessere” dipendono fondamentalmente da un equilibrio psicofisico che passa attraverso una corretta alimentazione,  con lo scopo prevenire e rallentare il processo di invecchiamento e migliorare la qualità della vita e la bellezza dell’individuo.

Acquisiti gli elementi significativi dalla visita preliminare e dalla fase diagnostica, si osserva il paziente, anche dal punto di vista psico-emotivo (visione naturopatica, antroposofica e olistica).

Da questo momento di osservazione scaturisce un’educazione alimentare personalizzata attraverso la quale lo si affianca nel riconoscere la relazione con il corpo, la mente ed il cibo.

Con un’integrazione nutraceutica diretta a correggere gli squilibri evidenziati nelle analisi, unita ad una corretta educazione alimentare adottata come stile di vita, il paziente sarà in condizione di prevenire le più importanti forme di malattia e rallentare il processo dell’invecchiamento.

Per educazione alimentare intendiamo una modalità equilibrata e non restrittiva sul piano quantitativo, che si basa essenzialmente su scelte preferenziali di alimenti all’interno di ogni categoria principale: glucidi (zuccheri e carboidrati), lipidi (grassi) e proteine. Le scelte sono operate tenendo conto della specificità nutrizionale (caratteristiche fisico-chimiche) e della potenzialità degli alimenti d’indurre reazioni metaboliche in grado di prevenire l’aumento di peso, la comparsa del diabete e i fattori di rischio cardio-vascolare.

Una nuova definizione delle abitudini alimentari consiste nel ridefinire le abitudini in funzione degli obiettivi che si desiderano raggiungere:

  • dimagrire se il sovraccarico ponderale è appurato;
  • prevenire il rischio di aumento di peso;
  • prevenire l’insorgenza del diabete di tipo II;
  • ridurre i fattori di rischio sul piano cardio-vascolare

I due principi base dell’educazione alimentare.

Il primo principio consiste nel cessare di essere condizionati dai messaggi nutrizionali errati, abusivamente centrati sull’aspetto calorico dell’alimento, che fanno purtroppo parte della nostra cultura, e che numerosi professionisti della dietetica continuano a veicolare malgrado la loro risaputa inefficacia.


Il secondo principio è basato sulla scelta degli alimenti in funzione della loro specificità nutrizionale e della loro potenzialità metabolica.

  • I glucidi (zuccheri e carboidrati) saranno preferibilmente scelti tra quelli con indice glicemico basso, se non molto basso.
  • I lipidi saranno scelti in funzione della natura dei loro acidi grassi. Ecco che:
    • gli acidi grassi polinsaturi omega 3 (grassi del pesce) così come gli acidi grassi monoinsaturi (olio d’oliva) saranno privilegiati;
    • gli acidi grassi saturi (burro, grasso della carne) saranno evitati.
  • le proteine saranno scelte in funzione della loro origine (vegetale o animale), della loro complementarità e della loro neutralità sui processi metabolici dell’aumento di peso (iperinsulinismo).