Per poter progettare e produrre terapie personalizzate efficaci dal punto di vista clinico è necessario conoscere a fondo tutti i complessi meccanismi che regolano il processo di rigenerazione di un tessuto danneggiato in seguito ad una patologia o in seguito al fisiologico processo di invecchiamento.

La rigenerazione di un tessuto, nello specifico della cute, comporta la ristrutturazione dell’integrità dell’epidermide, coinvolgendo una complessa interazione di enzimi serici, fattori di crescita, piastrine, monociti, fibroblasti, cellule endoteliali ed epiteliali secondo un meccanismo non ancora completamente conosciuto.
Riparazione, rigenerazione e guarigione dei tessuti sono fenomeni biologici di estrema complessità, in cui intervengono diversi fattori che interagiscono tra loro: età, metabolismo, stile di vita, alimentazione.
La rigenerazione di un tessuto dipende dalla velocità di crescita delle cellule, dalla capacità del tessuto di stimolare la vascolarizzazione, di mettere in relazione tra loro i vari componenti (cellule, matrice extracellulare, vasi). Per potersi riorganizzare in nuovo tessuto, le cellule devono infatti colloquiare tra loro, scambiandosi informazioni biochimiche mediante “messaggeri molecolari”, tra i quali, i più importanti sono i Fattori di crescita o Growth Factors (GF).

I fattori di crescita possono essere definiti mediatori biologici naturali che agiscono a livello cellulare stimolando la proliferazione e la differenziazione delle cellule e regolando quindi, una serie di eventi cellulari finemente regolati coinvolti anche nella guarigione tissutale quali ad esempio il reclutamento di cellule indifferenziate, la proliferazione e differenziazione, la chemiotassi (il fenomeno con cui i corpi cellulari ed altri organismi uni- o multi-cellulari direzionano i loro movimenti a seconda della presenza di alcune sostanze chimiche nel loro ambiente), la sintesi della matrice extracellulare e la neoangiogenesi (creazione di una rete vascolare).

La loro azione si esplica grazie al legame specifico a recettori di membrana presenti sulle cellule bersaglio, che comporta la successiva attivazione di una ben definita proteinchinasi (un tipo di enzima) a cui segue l’attivazione di una serie di reazioni enzimatiche che sfociano nella trascrizione di un gene e quindi nella produzione di proteine. Queste ultime possono essere usate dalla cellula stessa o riversate nell’ambiente circostante in cui sono in grado di indurre una serie di stimoli replicativi per attivazione di geni che controllano la mitosi. I bersagli molecolari principali di queste proteine possono essere sia le cellule di origine mesenchimale (fibroblasti e osteoblasti), sia le cellule endoteliali.
I fattori di crescita assieme a fibroblasti, osteoblasti, cellule endoteliali, macrofagi, monociti e altre cellule circolanti e tissutali, costituiscono un complesso sistema omeostatico ubiquitario di riparazione/rigenerazione, nel quale sono coinvolte anche le macromolecole della matrice extracellulare, come fibronectina e acido ialuronico, che costituiscono l’impalcatura necessaria per la migrazione delle cellule.